Christian Federici baritono

Christian Federici

Christian Federici, baritono

Winner of the International Competitions of Teatro Lirico Sperimentale “Adriano Belli” in Spoleto and “Toti Dal Monte” in Treviso, he debuted in Mozart's Nozze di Figaro as Count of Almaviva.

After joining reknown festivals in Italy, such as Ravenna Festival, Donizetti Festival in Bergamo and Puccini Festival in Torre del Lago, he started the international career with his debuts at Opéra de Marseille, Opera Hong Kong, Opéra Grand Avignon, Teatro Real de Madrid, Opernhaus Kiel and in most important italian theaters such as La Scala in Milan and Arena di Verona.

He worked with famous conductors including Riccardo Muti, Fabio Luisi, Fabrizio Maria Carminati, Daniel Oren, Riccardo Frizza, Yves Abel and important stage directors such as Hugo de Ana, Chiara Muti, Vincent Boussard and Daniel Benoin.

He is appreciated also in chamber music.

La bohème @ Ferrara
Bravo e perfettamente in ruolo il baritono Christian Federici (Marcello) la cui vocalità suadente, morbida e non priva di pienezza e potenza, ha gareggiato con la sua Musetta e con l'amico Rodolfo uscendo vincitore nella classifica della bellezza e appropriatezza di suono.
Gli amici della musica
La bohème @ Ferrara
Il baritono Christian Federici, nei panni di Marcello, offre al suo personaggio una calda e bronzea voce, sostenuta da un’emissione morbida e tecnicamente buona, oltre ad una bella figura fisica ed una buona interpretazione.
OperaLibera
La bohème @ Pisa
Christian Federici cesella un Marcello di notevole spessore, grazie sia alla voce corposa, omogenea e ben emessa, sia al fraseggio e all’espressività sempre a fuoco.
Connessi all'Opera
I puritani @ Catania
Di pregio è il timbratissimo Riccardo di Christian Federici, di cui si apprezza la pastosità ma anche la superiorità con cui sottrae il personaggio a una dimensione squisitamente da vilain: è il secondo amoroso, sfortunato ma pur sempre di alto rango.
l'Opera International Magazine
I puritani @ Catania
Il baritono Christian Federici, Sir Riccardo Forth, dalla voce morbida e lunga, ha saputo trovare la quadra dell'ambivalenza del suo personaggio, innamorato infelice e inflessibile puritano, trovando accenti di grande espressività nella cavatina “Ah per sempre io ti perdei”, finalmente rispettosa del suadente e nostalgico legato belliniano, e di marziale concitazione nel duetto col basso.
Giuliana Cutore

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